La Storia
Varmo
I primi insediamenti umani nel territorio di Varmo risalgono all’epoca preistorica: Età del bronzo e del ferro. Successivamente i Romani e i Longobardi si stabilirono nel territorio, ma rimasero poche tracce in quanto le alluvioni del Tagliamento sommersero la maggior parte delle testimonianze. Durante il IX e il X secolo devastanti invasioni ungare spopolarono la zona che venne successivamente ripopolata dai Patriarchi con coloni di origine slava.
“Il patriarca di Aquileia vi aveva chiamato allora tribù di coloni slavi per ripopolarla, e di qui erano nati luoghi che si chiamavano Belgrado, Jutizzo, Gradiscutta, Gorizzo, Santa Marizza, tra brande e prauset, pioppeti impenetrabili come foreste vergini, e le acque che scaturivano libere dal soffice grembo delle risorgive”.
Intorno all’anno 1000 sorsero sulla sinistra del Tagliamento due castelli: il Varmo Superiore e il Varmo Inferiore. Nel 1356 il castello Superiore fu infeudato ai signori di San Daniele che acquisirono il nome di Varmo di Sopra. Il castello Inferiore appartenne invece alla famiglia dei Varmo di Sotto. Entrambe le famiglie ebbero seggio nel Parlamento Friulano però non sempre andarono
d’accordo. Nel 1420 quelli di Sopra si allearono a Venezia mentre quelli di Sotto rimasero fedeli al Patriarca Ludovico di Teck. Nel 1777 la famiglia dei Varmo di Sotto venne premiata dal governo veneziano ed assunse il titolo di conte. I castelli furono distrutti e ricostruiti varie volte, ma l’inondazione definitiva avvenne nel 1692.
“Era stato ancora il Tagliamento che nel 1596 aveva abbattuto i castelli di Varmo di Sopra, Varmo di Sotto, Belgrado e Madrisio, portandoli nelle acque tumultuose come barchette di carta”.
Con il trattato di Campoformido del 1797 Napoleone consegnò la Repubblica di Venezia all’Austria che, salvo il breve periodo del Regno Italico-francese, governò fino al 1866 quando il Friuli occidentale si ricongiunse al Regno d’Italia.