Mortegliano
Il nucleo originario di Mortegliano, composto da campagne e dal castelliere, sorse prima del V secolo d.C. ad opera di un colono a seguito della centuriazione romana sull’attuale Cortina del Duomo. In seguito si insediarono prima i celti e dopo i Longobardi e grazie ad essi da semplice insediamento umano divenne un vero e proprio paese agricolo. Mortegliano visse dei secoli bui per la presenza di continue invasioni di popolazioni come gli Avari, i Barbari, gli Ungari e gli Slavi. Intorno all’anno 1000 nacque la prima comunità che prese il nome di Vicinia (forma di autogoverno istituito fino al XVII). In seguito Mortegliano si espanse al di fuori della Cortina diventando Comune e un grande centro economico motivo per cui fu conteso tra Cividale e Udine concludendosi con l’arrivo dei veneziani in Friuli attorno al 1400. Nel 1499 Mortegliano venne assediata dai Turchi, ma resistette anche grazie alla presenza di buone fortificazioni e una buona difesa. Nel ‘700 il territorio venne accerchiato dall’esercito austroungarico e quello di Napoleone e con il trattato di Campoformio (1797) passò definitivamente all’Austria. Nel XIX secolo la Cortina venne sostituita con il Duomo che venne inaugurato nel 1920. Nella prima metà del XX secolo Mortegliano venne coinvolta nelle due guerre mondiali. Nonostante le difficoltà conseguenti alle guerre, nel paese vennero costruiti molti edifici di importanza sociale come la latteria, la casa rurale, l’asilo infantile, il cinema, la Scuola Professionale di disegno e il nuovo Municipio. Negli anni ’50 venne costruito il Campanile, inaugurato nel 1959.
Lavariano
Lavariano si trova in un incrocio di strade, resto dell’antica centuriazione romana dell’agro aquileiese. Dalle ricerche archeologiche effettuate sulla zona, infatti, sono stati trovate molte tracce di epoca romana con una villa rustica rinvenuta nella zona oggi chiamata Braida della Signora. Significativi e numerosi sono anche i reperti archeologici dell’epoca longobarda. Durante questo periodo il paese ebbe modo di svilupparsi grazie ad un sistema economico basato su un’agricoltura efficiente. Nel 776 Carlo Magno decretò la fine del periodo Longobardo e consegnò il “feudo lavarianese” al suo grammatico Paolino divenuto in seguito Patriarca di Aquileia e patrono del paese. Nel Medioevo, Lavariano da feudo della nobile famiglia “De Lavariano”, divenne nel 1211 feudo della famiglia Strassoldo. Il suo territorio era caratterizzato dalla presenza di mulini uno dei quali venne costruito sulla Roggia, oggi detta “di Palma” tra il 1296 e il 1311. In questo periodo il paese stava affermando la sua autonomia di piccolo comune medievale gestito dal Consiglio della Vicinia. Nel X secolo il Friuli venne sconvolto dalle scorrerie degli Ungari e nel 1420 gli Strassoldo si sottomisero alla Repubblica di Venezia. Alla fine del secolo Lavariano subì le scorrerie dei Turchi. Nel 1600-1700, grazie all’arrivo di nuove coltivazioni soprattutto dall’America come le patate e il mais si sviluppò l’economia agricola.Caduta la Repubblica di Venezia, Lavariano passò prima ai Francesi di Napoleone e poi agli Austriaci e nel 1820 si aggregò al Comune di Mortegliano passando poi sotto il Regno d’Italia. Oggi la Latteria di Lavariano è la più premiata del Friuli Venezia Giulia.
Chiasiellis
La storia di Chiasiellis ebbe inizio non prima del X secolo, ma la frazione fu popolata soltanto intorno all’anno mille. Quando Chiasiellis divenne un villaggio in grado di produrre reddito, il Patriarca Giovanni lo concesse in dote al monastero Benedettino femminile di Aquileia. Nel Medioevo venne chiesto l’intervento Papale, dalle monache a causa delle ostilità dei feudatari contro il Patriarca. Nel corso del XIV secolo, in contemporanea con la costruzione della prima chiesa, è stato introdotto il culto di San Valentino che venne festeggiato durante la Fiera del 14 febbraio. Agli inizi del ‘400 la protezione di Chiasiellis venne affidata agli Strassoldo. Nel 1428 il territorio venne occupato da Venezia che contribuì ad un vasto sviluppo dello stesso. Alla fine del XV secolo il villaggio venne attaccato dai Turchi con a capo Iskander Bassà. All’inizio del 1500 con lo scoppio della “Lega Santa” il territorio friulano venne spartito fra l’ Arciduca d’Austria e la Repubblica di Venezia. Nel 1799 la Pieve di Chiasiellis venne aggregata al vicariato di Mortegliano. Agli inizi del XIX secolo il Comune di Chiasiellis venne unito con quello di Mortegliano in un’unica municipalità. Nel 1855 un’epidemia di colera decimò gli abitanti. Il 23 maggio 1915 giunsero in paese gruppi di cavalleggeri e di bersaglieri tra cui Benito Mussolini. Con la Guerra Mondiale del 1915/18 i giovani partirono per il fronte e qualcuno non fece più ritorno, ma il momento più critico fu durante la seconda Guerra Mondiale quando i tedeschi occuparono il campo di aviazione facendone l’obiettivo di bombardamenti alleati.